Ritorna
Il 2021 ci ha imposto altrettanti disagi dell’anno precedente, ciò malgrado vi eravamo meglio preparati: abbiamo subìto i limiti imposti dall’evoluzione della pandemia e quindi sospeso parte delle nostre attività, ma abbiamo intensificato gli sforzi su temi e problemi di attualità, particolarmente sensibili per la nostra realtà territoriale.
Tra le attività sacrificate vi sono anzitutto e nuovamente gli scambi tra giovani di regioni diverse, tenuti al rispetto delle regole adottate nelle scuole, e le nostre abituali uscite culturali, rinviate a più riprese. Per un anno ancora non ci è stato possibile riunire ‘in presenza’ l’assemblea dei soci.
L’attenzione si è dunque focalizzata su alcune tematiche di grande importanza. Le molteplici riflessioni indotte dal perdurare della crisi sanitaria ci hanno permesso di avviare approfondimenti molto interessanti sul contesto economico e istituzionale e la sua ‘resilienza’ ossia la sua capacità di resistere e di reagire di fronte alle avversità. Altre dinamiche in atto, urgenti e problematiche, hanno suscitato una nostra presa di posizione decisa e apprezzata - l’evoluzione demografica e la perdita di attrattiva del Ticino, che seguiremo da vicino anche in futuro - oppure creato situazioni che intendiamo analizzare nei prossimi mesi: le ripercussioni dell’interruzione dei negoziati con l’Unione europea.
Documentazione di riferimento: https://www.coscienzasvizzera.ch/Rapporti-annuali
"La mia storia digitale" Riflessioni sul tema di Antonio Ereditato
Forse i veri “nativi digitali” sono nati negli anni Cinquanta e hanno studiato le “scienze dure”, in particolare la fisica. Sono infatti soprattutto questi scienziati che hanno cominciato a comunicare le loro ricerche alla comunità di riferimento, quando Internet era difficile da usare e appannaggio di pochi. Poi sarebbero arrivate interfacce più amichevoli, il personal computer e tanto altro, e a poco a poco anche le masse si sarebbero riversate nella rete.
A colloquio con Patricia Danzi - Ambasciatrice e direttrice della DSC (Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione) verrà posto l'accento sulla Svizzera nella cooperazione internazionale.
La popolazione da anni diminuisce, la decrescita minaccia il futuro. Il malessere demografico è ormai percepibile nel nostro cantone: l'invecchiamento della popolazione; la partenza dei giovani per mancanza di valide alternative professionali; la famiglia confrontata con una sempre più bassa natalità e un mercato del lavoro sempre più sotto pressione sono i temi affrontati in questo convegno.
La pandemia dei dati. Ecco il vaccino
Per orientarsi in un mondo sovraccarico di dati è necessario dotarsi di un vaccino mentale e culturale, di un pensiero critico che permetta a ogni cittadino di valutare la veridicità e la coerenza delle informazioni e delle proprie convinzioni.
Ticino, Neuchâtel e Grigioni sono gli unici cantoni che subiscono un calo demografico in Svizzera. Da alcuni anni questi tre Cantoni, per vari motivi, registrano una costante partenza dei propri abitanti verso i grossi centri sempre più vicini: Zurigo per il Ticino e Losanna per Neuchâtel. Tendenze che vanno contrastate per cercare di riportare un sano equilibrio demografico.
L’idea è quella di verificare le possibili sinergie e forme di collaborazione per migliorare il sostegno dei ticinesi fuori cantone, evitando sovrapposizioni e permettendo alla Pro Ticino di svolgere in modo più costante e qualificato il suo ruolo storico di collante istituzionale, rappresentante, interlocutore e interprete della diaspora ticinese.
La storia del Cantone Ticino è stata a lungo segnata dall’emigrazione. La crescita economica del secondo dopoguerra sembrava avere consegnato quell’esperienza storica al passato. Tuttavia, negli ultimi anni, la partenza più o meno definitiva delle giovani generazioni, è tornata ad essere un fenomeno di rilievo. La serata vuole essere una tappa di avvicinamento al Simposio organizzato da Coscienza Svizzera il 22 e il 23 ottobre 2021 sul tema della crisi demografica ticinese.
5° incontro nell'ambito del ciclo "La città Ticino e l’apertura del Ceneri"
Questo nuovo Quaderno dal titolo "Pensare e costruire la Città Ticino. Riflessioni su un territorio in trasformazione" sarà presentato ufficialmente durante la serata del 12 aprile 2021 in occasione del prossimo webinar dedicato a questo tema.
In collaborazione con il Consolato Generale di Svizzera a Milano si è tenuta la presentazione del libro "Il plurilinguismo svizzero e la sfida dell'inglese".
Per il ciclo "La Città Ticino e l’apertura del Ceneri" è previsto un 4° incontro dal titolo "La Città Ticino nel rapporto tra terre basse e terre alte. La visione progettuale della “Città Ticino” è inserita oramai dal 2009 nel Piano direttore del Canton Ticino e trova nella galleria ferroviaria di base del Monte Ceneri un suo fulcro probabilmente determinante. Ma cosa cambierà anche nella dinamica dei rapporti tra piano e valli, tra città e periferia?
L'esperienza svizzera del Covid-19
A cura di Oscar Mazzoleni e Sergio Rossi (2021) - Collana "Le sfide della Svizzera" - Armando Dadò EditoreCon testi di: Maria Caiata-Zufferey, Luca Crivelli, Rosita Fibbi, Rahel Freiburghaus, Spartaco Greppi, Christian Marazzi, Sean Mueller, Marco Marcacci, Oscar Mazzoleni, Remigio Ratti, Sergio Rossi, Roman Rudel, Adrian Vatter.
di Luigi Lorenzetti (2021)
Quale significato ha la Città Ticino, per gli abitanti di Comologno, di Cerentino o di Bedretto? Quale lettura se ne può dare se la si osserva dalla valle Onsernone, dall’alta Valmaggia o dall’alta Leventina?
Capovolgere la prospettiva urbano-centrica, non significa solo dare voce alle periferie e a un mondo sovente percepito come marginale e “residuale”; significa anche interrogare un modello di sviluppo che, soprattutto a partire dall’ultimo quarto del XX secolo, ha posto la globalizzazione, le economie di scala e le “reti lunghe” al centro dei modelli di sviluppo, ma che a seguito della recente pandemia, ha dimostrato le sue fragilità, oltre che le sue responsabilità nella crescita delle ineguaglianze economiche e sociali e nell’accentuazione della crisi ambientale.
Riflessioni su un territorio in trasformazione
A cura di Claudio Ferrata e Orazio Martinetti con contributi di Gian Paolo Torricelli, Ivano Dandrea, Fabio Giacomazzi e Remigio Ratti
di Ivano Dandrea (2021)
Il Ticino sta vivendo in questi anni un malessere dovuto a un cambiamento epocale a livello di bilancio demografico. Non era mai successo da quando esistono le rilevazioni sullo stato della popolazione per il nostro Cantone che la stessa diminuisse per tre anni consecutivi. Con l’ausilio dei dati a disposizione vogliamo interpretare le tendenze in atto e suggerire qualche riflessione a riguardo.
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