La visione progettuale della “Città Ticino” è inserita oramai dal 2009 nel Piano direttore del Canton Ticino e trova nella galleria ferroviaria di base del Monte Ceneri un suo fulcro probabilmente determinante.
Ma cosa cambierà anche nella dinamica dei rapporti tra piano e valli, tra città e periferia? È un tema ricorrente e cruciale nella storia delle Alpi, della Svizzera e in particolare per l’identità e lo sviluppo della Svizzera italiana. Coscienza Svizzera lo aveva trattato proprio dieci anni fa in un seminario al
Monte Verità di Ascona e oggi ritrova l’organizzatore di allora, Luigi Lorenzetti e uno dei relatori Tarcisio Cima. Cosa ci diranno e cosa risponderanno ai numerosi partecipanti a questo coinvolgente ciclo di discussione? La Città Ticino, ammesso che sia veramente
tale, romperà gli schemi attuali e innoverà anche nel coinvolgere, rispettare e rivalutare le aree più periferiche e montane? Oppure peggiorerà quella percezione
di doppia diffidenza verso la città, sia quando le “terre basse” sembrano fare da sole, sia quando città e cittadini credono di pensare anche per le “terre alte”?
Rassegna stampa