È certo che stiamo vivendo qualcosa di assolutamente nuovo, uno scenario al quale non avremmo mai nemmeno pensato. Un fatto che ha colto tutti impreparati: la politica, con una visione a corto termine che non sembra certo preoccupata di inserire nella sua agenda temi sull’evoluzione della popolazione; gli attori economici, che non considerano lo stretto legame tra crollo demografico e carenza di popolazione attiva che questo calo comporterà e infine gli imprenditori immobiliari (soprattutto gli istituti previdenziali) che, indifferenti alla situazione, continuano a costruire come se i loro clienti (inquilini o proprietari) continuassero ad aumentare. Ora, grazie alle nuove previsioni dell’Ufficio Federale di Statistica, sappiamo che non sarà più così.