Per orientarsi in un mondo sovraccarico di dati è necessario dotarsi di un vaccino mentale e culturale, di un pensiero critico che permetta a ogni cittadino di valutare la veridicità e la coerenza delle informazioni e delle proprie convinzioni. Che cosa hanno imparato i due autori a quasi un anno dalla pubblicazione di un libro che ha fatto molto discutere? E che cosa può continuare a imparare il lettore di fronte a una pandemia dei dati infettiva? L'ingrediente fondamentale degli anticorpi culturali è il pensiero critico che necessita di una scatola degli attrezzi con i concetti del ragionamento probabilistico. Per riflettere il cittadino ha bisogno di strumenti di navigazione rigorosi e divulgativi al tempo stesso.