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Lo studio si interroga sui limiti e le potenzialità della collaborazione transfrontaliera svizzera. Inoltre formula alcune proposte che mirano a rafforzare la collaborazione nell'aea insubrica.
Qual è l'impianto istituzionale che regge le cooperazione transfrontaliera in Svizzera?
In che modo le esperienze di cooperazione attorno a Ginevra e Basilea possono farci meglio capire limiti e potenzialità della cooperazione nell’area insubrica?Sono queste le principali domande affrontate nel libro e che saranno discusse nella serata pubblica.
I giovani ticinesi potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel sopperire alla carenza di lavoratori nel nostro Cantone. Eppure, le statistiche ci dicono che negli ultimi dieci anni sono molte di più le partenze dal Ticino verso un altro Cantone che viceversa, il saldo migratorio intercantonale risulta essere negativo.
di Remigio Ratti (2024)
«Ci sono almeno due ragioni che spingono a promuovere una collaborazione transfrontaliera. La prima è di carattere ideale, spinta dalla volontà di conoscere l’altro, nella consapevolezza che la frontiera nazionale, specie in un mondo globalizzato, può essere d’ostacolo alla comprensione reciproca e alla crescita comune. La seconda ragione è di carattere pragmatico, ed è certamente quella decisiva. Per sviluppare una collaborazione transfrontaliera occorre una convergenza non solo ideale ma anche legata ad interessi economici e finanziari.» (da: Introduzione. Un cambio di paradigma? di Oscar Mazzoleni)
Problemi e attualità
A cura di Oscar Mazzoleni e Andrea Pilotti (2024) - Collana "Le sfide della Svizzera" - Armando Dadò Editore - pp. 220
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