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Ripensare la governanza transfrontaliera svizzera. Scenari e proposte

di Remigio Ratti (2024)

«Ci sono almeno due ragioni che spingono a promuovere una collaborazione transfrontaliera. La prima è di carattere ideale, spinta dalla volontà di conoscere l’altro, nella consapevolezza che la frontiera nazionale, specie in un mondo globalizzato, può essere d’ostacolo alla comprensione reciproca e alla crescita comune. La seconda ragione è di carattere pragmatico, ed è certamente quella decisiva. Per sviluppare una collaborazione transfrontaliera occorre una convergenza non solo ideale ma anche legata ad interessi economici e finanziari.» (da: Introduzione. Un cambio di paradigma? di Oscar Mazzoleni)

«Il caso del cantone Ticino è emblematico. Sul piano storico, nel cantone subalpino, pur vivendo una profonda urbanizzazione, le condizioni socio-economiche sono risultate meno dinamiche rispetto ai due centri urbani d'Oltralpe (Basilea e Ginevra). Mentre Ginevra ma soprattutto Basilea sono arrivate, negli anni 2000, all'appuntamento con l'integrazione europea (...), in Ticino la collaborazione transfrontaliera con le regioni del Nord d'Italia è stata, da un lato relegata a compiti minori, dall'altro, accompagnata da sguardi scettici e persino ostili... » (da: Introduzione. Un cambio di paradigma? di Oscar Mazzoleni)

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