Lungi dalla retorica stereotipata federalista, Federalismo in cammino è un invito a riflettere su questo tema attraverso nuove chiavi interpretative, sia sul piano concettuale che sul piano pratico. Solo riconsiderando la nostra struttura federale nei termini globali e mondiali che caratterizzano l’odierna realtà sociale ed economica, dalla quale nessun paese può ormai esulare, sarà possibile uscire dall’immobilismo della normativa giuridico-politica elvetica tradizionale.
Senza un suo ripensamento, il federalismo rischierebbe di rimanere un concetto fatuo e vuoto, destinato a vacillare e ad essere trascinato nel gorgo di una società incamminata verso la globalizzazione, vale a dire la sua mondializzazione e programmazione; una società entro la quale potrebbero avere facile giuoco tendenze autoritarie e centralistiche, tradizionalmente nemiche del rapportarsi organico con la comunità e la società che caratterizza il federalismo.
Federalismo in cammino raccoglie dieci relazioni, la maggior parte delle quali è stata presentata nel ciclo d’incontri pubblici promosso sotto lo stesso titolo da «Coscienza Svizzera», tra il 1993 e il 1995.
Nell’ordine i contributi sono di Antonio Gili, Jean-François Bergier, Georg Kreis, Michel Bassand, Jean-François Aubert, Robi Ronza, Angelo Rossi, Jacques Pilet, Rosemarie Simmen e Remigio Ratti.