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Intorno al 1948 l'informazione passa soprattutto attraverso Radio Monteceneri (dal 1930), i quotidiani (6) e vari settimanali e riviste culturali, parte dei quali espressione dei partiti, il Cinegiornale, ovvero brevi sequenze di filmati con le notizie più importanti proiettati in anteprima nei cinema. Nel 1961 iniziano le trasmissioni della Televisione della Svizzera (RSI) e nel 1995 inizia in Svizzera la rapida espansione di Internet. Nel 1997 viene pubblicato un rapporto dedicato alla società dell'informazione in Svizzera. Sotto la spinta della concorrenza privata si profila il pericolo del venir meno del servizio pubblico radiotelevisivo a causa dell'imporsi della logica del mercato con tutte le sue implicazioni, specialmente con il rischio di minare il mandato stesso dalla SSR garante di democrazia, di integrazione sociale e di identità collettiva. Nello stesso anno viene realizzato il primo socialnetwork, nel 2007 viene creato il primo smartphone (iPhone) e nel 2018 viene bocciata l'iniziativa NoBillag.
In collaborazione con ARSIBE (Associazione Relazioni Svizzera italiana – Berna) Link: https://arsi-be.ch/home
prosegue il viaggio del documentario elaborato con materiali d’archivio in parte inediti che ripercorre vicende marcanti e tragiche vissute dal nostro territorio dall’Ottocento a oggi, in relazione al maltempo e alla burrascosa tensione tra Uomo e natura.
Ciclo di incontri con la formula del documentario, elaborato con materiali d’archivio in parte inediti. Il primo incontro ripercorre vicende marcanti e tragiche vissute dal nostro territorio dall’Ottocento a oggi, in relazione al maltempo e alla burrascosa tensione tra Uomo e natura.
Pensando soprattutto ai quotidiani in Svizzera e in Ticino quanto sta cambiando la stampa scritta tradizionale? Rappresenta un pericolo per la democrazia diretta svizzera la crisi della stampa scritta, fondamentale per un cittadino consapevole e ben informato? Pietro Supino, presidente di TX Group risponderà a queste e ad altre domande nella conferenza organizzata dalla Fondazione Möbius in collaborazione con CS e Gruppo Multi.
Oggi assistiamo ad un paradosso: mentre la Svizzera italiana fa ancora spesso fatica a vedersi come una sola entità politica e culturale, anche come retaggio del passato, la Svizzera tedesca e francese stanno vivendo una rivoluzione silenziosa che ne ridefinisce i contorni e crea due singole entità sempre più grandi ed integrate.
"Prospettive per il servizio pubblico audiovisivo" - Il direttore generale della SSR illustrerà la sua visione del futuro dei media nell'era digitale, nel contesto del servizio pubblico.
Dibattito sui diritti umani e sugli scrittori stranieri perseguitati
Alcuni aspetti controversi sul ruolo e sul funzionamento dei mass media in Svizzera focalizzati da caricaturisti svizzeri.
di Mattia Piattini
Quale futuro per i mass media in Svizzera? (1998)
A cura di Coscienza Svizzera e Sindacato svizzero dei mass media
Dibattito pubblico sull'importante ruolo che i mass media possono assumere. E' il momento insomma di riflettere sulla radiotelevisione che vogliamo.
Il Ticino visto dai giornalisti dell'informazione regionale televisiva
Sintonia o antinomia di interessi?
Bollettino di informazione di Coscienza Svizzera n. 2/1971
"Psicologia di massa e mezzi di comunicazione moderni", relazione di Guido Locarnini.
Bollettino di informazione di Coscienza Svizzera n. 1/1969
Conferenza tenuta alla I Giornata ticinese del Marketing - Trevano 22 novembre 1968.
Relatore: dott. Guido Locarnini
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