L'invio di Grytzko Mascioni in Croazia nel 1992, con statuto diplomatico, ha una dimensione eminentemente culturale su uno sfondo politico istituzionale delicato. Il Ministero degli affari esteri italiano gli affida la direzione dell'Istituto italiano di cultura di Zagabria con l'incarico di dargli nuovo slancio e intensificare le relazioni culturali tra i due Paesi. La Croazia che accoglie Mascioni è un Paese multietnico e multiculturale, ormai deciso a divenire uno Stato sovrano. L'indipendenza è proclamata il 25 giugno 1991, ma quasi allo stesso tempo gli scontri latenti tra Serbi e Croati si trasformano in conflitto. In margine alle tensioni, si era tuttavia già avviato un processo di avvicinamento alla Comunità europea da sostenere. Organizzatore efficace, a suo agio in molteplici forme d'attività culturale e creativa, come regista e curatore di programmi televisivi, Mascioni in questi anni svolgerà mirabilmente la sua missione, dando visibilità e vitalità agli scambi e alla mutua conoscenza tra le due realtà culturali.
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