Considerata l'evoluzione demografica in atto, che avrà innumerevoli conseguenze dal profilo della politica sociale ed economica, territoriale e socioculturale, Coscienza Svizzera nel gennaio 2007 ha deciso di organizzare un trittico di incontri durante gli anni 2008, 2009 e 2010.
Di fronte all'ampiezza anche geografica della problematica, tale da modificare gli equilibri dal profilo geopolitico, ci è apparso opportuno concentrare lo studio sull'area della Lombardia e della Svizzera italiana, con riferimento a dati statistici concernenti la Confederazione elvetica e la Repubblica italiana.
- I dati demografici
- Adeguamento o sovvertimento nella politica economica e sociale?
La prima parte con gli interventi di:
Carlo Malaguerra, economista Basi demografiche
Lia Coniglio, sostituta della Direttrice dell'Ufficio nazionale di statista (Istat) - Ufficio regionale per la Lombardia e Dania Poretti Suckow, Direttrice dell'Ufficio statistica del Cantone Ticino (Ustat) Collocazione del fenomeno nel contesto europeo e mondiale
Nella seconda parte una tavola rotonda sul tema:
Le implicazioni politiche: adeguamento oppure cambiamenti sostanziali nelle assicurazioni sociali, nella crescita economica, nel mercato del lavoro, nelle politiche di immigrazione e nelle attività sociali a favore degli anziani?
Ne dibatteranno:
Fulvio Pelli, Consigliere nazionale
Luigi Campiglio, Prorettore dell'Università cattolica del Sacro Cuore e membro del Comitato scientifico dell'IReR (segnatamente per quanto attiene allo sviluppo economico ed alle scommesse sul futuro)
Gian Carlo Blangiardo, Professore dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e consulente dell'IReR (segnatamente sul come riadattare gli equilibri della società ai cambiamenti demografici)
Martino Rossi, Economista e Direttore della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie del Cantone Ticino (segnatamente per il mercato del lavoro ed i problemi connessi alle case per anziani)
Sandro Lombardi, Direttore dell'Associazione Industrie Ticinesi, AITI (segnatamente per il ruolo degli anziani nella crescita economica e nel mercato del lavoro)