Minaccia nucleare e difesa |
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Ben presto nel dopoguerra ci si rende conto che sul piano internazionale va intensificandosi una guerra non dichiarata, la guerra fredda che si farà sempre più incombente. Si ha una corsa all'armamento atomico (bombe atomiche e bombe all'idrogeno) in misura tale che si profila come realistica la prospettiva di una fine del mondo.
Nel 1948 si intensifica il braccio di ferro fra Unione Sovietica, che blocca tutti gli accessi a Berlino ovest, e le Potenze occidentali che organizzano il ponte aereo per portare i rifornimenti alla città assediata. Anche in Corea e nel Vietnam le grandi potenze si affrontano direttamente e indirettamente.
Nel 1956 con l'invasione dell'Ungheria” e la nazionalizzazione del Canale di Suez da parte dell'Egitto la tensione si acuisce. Nel 1961 inizia la costruzione del muro di Berlino. Nel 1962 l'URSS installa missili nucleari sull'isola di Cuba; gli USA danno l'ultimatum minacciando la guerra atomica. La crisi si chiude con un accordo. Nel 1963 si sigla un accordo per la sospensione degli esperimenti atomici nell'amosfera. è l'inizio del disgelo. |
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Anche se il giudizio su ..."Esercito e Focolare"...quel tacito patto non scritto tra le autorità elvetiche e il cittadino, ma pienamente assunto da coloro che se ne fecero interpreti e divulgatori, si è poi improvvisamente riaperto, sotto una rinnovata pressione internazionale e alla luce di una più severa rilettura storica del ruolo della Svizzera in guerra, permane intatto e insospettabile lo spirito ideale e di servizio che animò quei primi "relatori".
Se agli occhi di oggi fu quella una visione piuttosto di centro destra, prudente alle aperture e arroccata su posizioni prevalentemente difensive, fu sempre viva e costante la preoccupazione di "Coscienza Svizzera" di dar voce a tutte le tendenze e di informare in modo critico e indipendente la popolazione.
Fabrizio Fazioli, dalla Prefazione a Coscienza svizzera, profilo storico, giugno 1998 |
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