La sfida della globalità rappresenta per l'italiano un'opportunità per rilanciarsi, scrollandosi di dosso il complesso della minoranza italofona svizzera, divisa e/o confinata nello spazio territoriale della Svizzera italiana.
Di fronte ai processi di globalizzazione tutte le lingue nazionali sono minoritarie. Il loro avvenire è allora quello di valorizzare assieme le diversità e le potenzialità del modello plurilingue svizzero ed europeo: quindi conoscersi meglio e aumentare dapprima la consapevolezza dei nostri limiti per essere più forti e affermarsi verso l'esterno nel mondo della "cittadinanza digitale".
La lingua non è più e non deve essere sinonimo di potere ma, come dimostrato dai social media, espressione di una capacità di fare rete e di creare nuove prossimità non più solo geografiche e nuove identità multiscala. Il ruolo dei nuovi attori della globalità e dei media, specie di servizio pubblico, è essenziale come pure quello delle associazioni e enti culturali della formazione e delle università, il cui ruolo di ponte tra le culture, in particolare per le cattedre di letteratura e di linguistica, va inserito specificatamente nell'ambito della politica universitaria.
Pensando alla rete e alle nuove prossimità la lingua italiana e l'italianità tendono allora all' "italicità", vale a dire si espandono al comune sentire di valori, sentimenti e pensiero condivisi - vedi la musica, le arti, la moda, il gusto, la creatività imprenditoriale - che passano attraverso la lingua o sempre di più attraverso la comprensione plurilingue; fermo restando la centralità del pensiero rispetto alle lingue d'uso strumentale e il primato della diversità sulle forze che appiattiscono il mondo.
Sessione d’apertura: Venerdì 9 maggio, “Le lingue sulle frontiere”, con lezioni magistrali al Rathaus – Grossratsaal e continuazione sabato 10 all’Università di Basilea, con sessioni su
- ”L’italiano e le sfide della globalizzazione”
- “Le sfide del quadrilinguismo svizzero”
- “L’italiano, ponte fra lingue e culture diverse”
I lavori portati avanti da CS avranno l’occasione di essere presentati da Raffaella Adobati-Bondolfi, Alessio Petralli, Verio Pini e Remigio Ratti, coordinatore con Sergio Roic, Raffaella Castagnola, Maria Antonietta Terzoli del gruppo di lavoro 4 del Forum per la lingua italiana “Quadrilinguismo svizzero e globalizzazione”. Partecipazione libera.
A conclusione del Convegno internazionale è stata sottoscritta la seguente dichiarazione finale:
Dichiarazione finale "Basilea 2014" (11-6-14)
Massime e proposte per una governanza dell'italiano e del quadrilinguismo svizzero di fronte alle sfide esterne.
Collegamento al sito ufficiale:
www.forumperlitalianoinsvizzera.ch
Coscienza Svizzera è tra i destinatari della lettera del Consiglio di Stato del Cantone Ticino con la proposta formulata al Cantone Grigioni e a una lista aperta di istituzione coinvolte di costituire un Forum per salvaguardare la lingua italiana. CS è direttamente attiva sul tema con i progetti “Parlo un’altra lingua, ma ti capisco” e “Alla scoperta dell’italicità oltr’alpe”.
Sul sito della Comunità radiotelevisiva italofona, la notizia della trasmissione LA LINGUA BATTE, andata in onda su Radio Tre Rai il 29 marzo, dedicata a "L'italiano di Svizzera". La pagina può essere visualizzata a questo indirizzo:
http://www.comunitaitalofona.org/dl/portali/site/articolo/ContentItem-9e78525a-ca49-4fc4-8c72-762fc7b02c9b.html?refresh_ce