Dopo il modelloo ottocentesco - caratterizzato da un'informazione molto legata ai partiti - il gioralismo ha dovuto innovarsi, costretto dal mercato e dai nuovi interessi del pubblico. Cosa è cambiato nel mestiere del giornalista che lavora per la radio e la televisione di servizio pubblico, nei servizi parlamentari e nel riferire della politica nel secondo dopoguerra?
Quando e perché i giornalisti dell'audiovisivo elvetico erano additati come "impiegati di stato"? Come distinguere il giornalismo di servizio pubblico dal giornalismo ideologico? Come si colloca oggi il giornalismo di servizio pubblico della Svizzera italiana rispetto a quello di altre realtà elvetiche? Quali regole devono avere i giornalisti di servizio pubblico? Devono essere più stringenti di quelle valide per il giornalismo in generale? Come ha influito la rivoluzione tecnologica nel costruire la notizia di servizio pubblico?
Nel tentare di fornire una risposta a queste domande, che coinvolgono operatori, cittadini e politica, il gruppo di studio e di informazione Coscienza Svizzera vuole dare un nuovo contributo al dibattito sul servizio pubblico. L'appuntamento prosegue il ciclo di incontri e il recente Quaderno sul tema.
Quaderno n. 37
Legenda video:
Saluto di Remigio Ratti, presidente CS
02:47 Alessandra Zumthor
05:52 Enrico Morresi
17:52 Giacomo Mazzone
32:25 Aldo Sofia
48:42 Enrico Morresi
51:42 Aldo Sofia
56:50 Giacomo Mazzone
1:03:52 Interventi del pubblico