Il libro di Lorenzo Tomasin ci ricorda che il rapporto tra cultura umanistica e nuove tecnologie non si può certo definire pacificato. Le nuove tecnologie incidono fortemente anche negli ambiti storici della cultura tradizionale; là dove l'informatica tende a proporsi sempre più come chiave di volta risolutiva e soprattutto totalizzante.
Tra le ricadute non certo benvenute di questa tendenza c'è la tentazione, che spesso coglie opertori importanti del nuovo ordine digitale, di non limitarsi a mettere a disposizione saperi e strumenti nell'interesse del progresso culturale, ma di ambire a determinarne caratteristiche e prospettive, nell'intento, certo ambizioso ma anche pericoloso, di ristrutturare interi modelli culturali. Quali responsabilità ha certa cultura umanistica di fronte al mito della tecnologia dilagante?
Evento promosso dalla Fondazione Möbius, dalle Biblioteche cantonali e da Coscienza Svizzera.