Un incontro con il linguista Filippo Domaneschi dove si sonderà il ruolo delle parole (e degli insulti) nel dibattito politico, quello virtuale ma anche quello reale. Due ambiti che costituiscono una sorta di palcoscenico dove agiscono tre figure fondamentali: chi emette un messaggio, chi ne è investito, la non secondaria componente del pubblico, degli spettatori che assistono a tutto ciò. I fenomeni sono analizzati nelle loro diverse forme, per esempio quelle di genere: sembra che gli improperi rivolti agli uomini si alimentino nel dominio della razionalità mentre quelli dedicati alle donne attingono alla ricca sfera della sessualità. Ma i domini sono molti e molto spesso legati ai tabù, quello alimentare, la dimensione etnica, e, di nuovo, quella sessuale.
In Rete, tutto ciò assume dimensioni e qualità accresciute: là, più che altrove, nascono e si espandono anche suoni dell'insulto, costruzioni lessicali offensive, particolari costruzioni grammaticali.