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Guerra fredda e difesa spirituale

Vinta la guerra contro i totalitarismi di destra si apre il confronto fra i vincitori: da una parte i paesi occidentali, dall'altra il blocco comunista. Ben presto il confronto tra i due sistemi sociali, economici ed ideologici si trasforma in conflitto latente giocato sulla minaccia di una guerra nucleare totale, in quanto ognuno dei due blocchi era in possesso dell'arma atomica. Contemporaneamente nel Terzo mondo il conflitto sbocca in scontri militari convenzionali. Per far fronte alla situazione la Svizzera mirò a rafforzare la neutralità armata potenziando l'esercito, in particolare le forze aeree e le truppe blindate, rafforzando la protezione civile (nel 1975 viene promulgata la legge sulla Protezione civile) , assicurando il sistema degli approvvigionamenti e i servizi di informazione. Fra lgli interventi adottati, specialmente dopo l'invasione dell'Ungheria nel 1956, vi sono misure per combattere le infiltrazioni ideologiche, misure che trascendono portando anche a processi contro simpatizzanti del comunismo o a sorveglianza tramite schedature senza che vi fosse la base legale.

Coscienza svizzera nasce nel 1948 per iniziativa di diverse personalità già attive nell’ambito della “difesa spirituale del Paese” sviluppatasi alla fine degli anni ’30 e durante la guerra sullo sfondo delle minacce esterne (fascismo; nazionalsocialismo; comunismo). (via la frase successiva, sostituita da: Lo scopo rimane quello della difesa dai totalitarismi, ma nello stesso tempo evolve interpretando i nuovi scenari con il nascente riferimento paradigmatico alla politica della cultura e alla costruzione di un’identità dinamica.

Anche se il giudizio su ..."Esercito e Focolare"...quel tacito patto non scritto tra le autorità elvetiche e il cittadino, ma pienamente assunto da coloro che se ne fecero interpreti e divulgatori, si è poi improvvisamente riaperto, sotto una rinnovata pressione internazionale e alla luce di una più severa rilettura storica del ruolo della Svizzera in guerra, permane intatto e insospettabile lo spirito ideale e di servizio che animò quei primi "relatori". Se agli occhi di oggi fu quella una visione piuttosto di centro destra, prudente alle aperture e arroccata su posizioni prevalentemente difensive, fu sempre viva e costante la preoccupazione di "Coscienza Svizzera" di dar voce a tutte le tendenze e di informare in modo critico e indipendente la popolazione. Fabrizio Fazioli, dalla Prefazione a Coscienza svizzera, profilo storico, giugno 1998

Documentazione

Documentazione sulla problematica del servizio civile per obiettori di coscienza. Edito a cura di Coscienza Svizzera.

Bollettino

Bollettino di informazione di Coscienza Svizzera n. 4/1964

Conferenza tenuta il 31 maggio 1964 a Faido, al corso per relatori di Coscienza Svizzera da Maurice Zermatten.

Bollettino

Bollettino d'informazione di Coscienza Svizzera n. 3/1964

Conferenza tenuta il 31 maggio 1964 al corso di CS in Faido a cura di Franco Boschetti.

Bollettino

Bollettino di informazione di Coscienza Svizzera n. 3/1964

Schema della conferenza tenuta il 15 marzo 1964 per il corso relatori di CS in Faido a cura del prof. Edy Bauer.

Bollettino

Bollettino d'informazione di Coscienza Svizzera n. 1/1963

Relazione a cura del dott. Franco Boschetti.

Documentazione

Conferenza tenuta all'occasione dell'Assemblea generale della Comunità di lavoro per la difesa spirituale del Paese, il 15 ottobre 1960 a Olten da Giuseppe L. Beleer.

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