Molte lingue devono far fronte alla massiccia penetrazione dell’inglese, la lingua della globalizzazione che con la sua potenza ha ridefinito gli equilibri linguistici a molti livelli.
Anche la Svizzera deve interrogarsi sia sulle opportunità di vasto respiro offerte da questa grande lingua veicolare sia sui pericoli che corre il nostro tradizionale multilinguismo elvetico, pensando in particolare all’avvenire della lingua italiana.
La posta in gioco è delicata e per questa ragione Coscienza Svizzera ha deciso di lanciare un serie di incontri per riflettere in maniera compiuta sulle alternative al “solo inglese”, ovvero a quell’“English-Only” che sta permeando di sé una serie sempre più rilevante di domini linguistici.
Il secondo incontro con Michele Gazzola, che parlerà di “Giustizia linguistica e politiche linguistiche: perché conviene promuovere l’italiano e il multilinguismo”, si terrà all’Hotel Dante, sabato 23 febbraio alle ore 15.00.
Dopo il saluto iniziale di Remigio Ratti, presidente di Coscienza Svizzera, Alessio Petralli introdurrà l’agguerrito ricercatore, esperto in gestione della comunicazione multilingue e convinto sostenitore di politiche linguistiche che favoriscano la diversità nei confronti della “monocultura anglofona”.
Michele Gazzola presenterà alcuni risultati empirici freschi delle sue ricerche finanziate dal Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica, in cui emerge chiaramente che nell'Unione europea un regime monolingue o trilingue sfavorisce le fasce deboli della popolazione.
A partire dal tema di fondo della giustizia linguistica si parlerà inoltre di diversi temi specifici di grande portata economica e culturale, quali ad esempio le lingue dei brevetti e l’opportunità di non indebolire la prestigiosa tradizione del doppiaggio italiano.
Intervista a Michele Gazzola
Rassegna stampa
Legenda video | (minutaggio): |
0 - 03.13 | saluto presidente Remigio Ratti |
03.14 - 04.16 | introduzione Alessio Petralli |
04.17 - 1:09.05
| relazione Michele Gazzola |
1:09.06 - 1:23.54 | domande del pubblico |
1:23.55 | intervista a Gazzola |