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Si conferma l’interesse e la disponibilità di giovani provenienti da 3 regioni linguistiche diverse, con insegnanti e formatori, per sperimentare le opportunità e barriere del plurilinguismo e della multiculturalità, indagando un tema che tocca e coinvolge tutti quanti, giovani e adulti: la (dis)informazione nelle reti sociali, nei media e oltre, sottoforma di false informazioni (Fake news) scritte o in immagine.
Riprese: classe Lenzerheide
Riprese: classe Coira Schulhaus
Sceneggiatura, prove, ruoli, riprese: classe Coira, Quader
Sceneggiatura, prove, ruoli: classe Lenzerheide
Scelta delle classi vincitrici: Coira, Quader; Lenzerheide, Giornico-Faido.
"Parlo un'altra lingua, ma ti capisco" (PUAL) indice un concorso; obiettivo: scrivere un racconto ispirato al plurilinguismo.
Cortometraggio realizzato da Liceo di Mendrisio e Bündner Kantonsschule Chur.
L'edizione 2014/15 si svolse tra Locarno e Liestal. Le classi scelte furono la Prima W del Gymnasium di Liestal (BS) con l'insegnante Marita Del Cioppo Bignasca, e la Terza B del Liceo di Locarno (TI) con gli insegnanti Joe Monaco e Melanie Kerner.
Questo servizio televisivo di Sara Matasci andò in onda il 17 aprile 2015 nella trasmissione «Il Quotidiano». È un incontro con i giovani di due classi di liceo, una ticinese e una basilese, i quali stavano girando un cortometraggio nell'ambito del progetto di Coscienza Svizzera «Parlo un'altra lingua, ma ti capisco»: tra gli obiettivi del progetto è la promozione degli scambi interculturali tra giovani di lingue nazionali diverse.
Cortometraggio realizzato da Gymnasium Liestal e Liceo Locarno.
Cortometraggio realizzato da Kantonschule Wil e Gymnase Morges.
Coordinato da Raffaella Adobati Bondolfi, il progetto «Parlo un'altra lingua, ma ti capisco» del gruppo Coscienza Svizzera si estende su un intero anno scolastico e nel corso di ogni edizione coinvolge due classi del ciclo medio superiore provenienti da due regioni linguistiche diverse.
L'esperienza di convivenza (due campi di una settimana), il lavoro a distanza e la coproduzione di un cortometraggio offrono alle classi l'occasione di conoscere l'altra lingua e l'altra cultura, di sperimentare diversi approcci al tema e di maturare una sensibilità più autentica verso realtà linguistiche e culturali differenti. Il progetto è anche un'occasione di formazione: coadiuvati da specialisti del settore gli studenti possono acquisire competenze nell'ambito della scrittura di sceneggiature, dell'arte cinematografica, della recitazione, del montaggio e delle tecniche di ripresa.
Nel 2012, la classe 3L (con allievi che seguono l'insegnamento bilingue italiano-francese) della Scuola cantonale di Commercio partecipò al progetto, la seconda tappa del quale, svoltasi tra il 29 marzo e il primo aprile 2012 ad Ascona, era dedicata alla tecnica di ripresa.
Compito degli studenti era quello di realizzare un cortometraggio per riflettere sul plurilinguismo.
Questo servizio di Francesca Manzini Pusek andò in onda il 31 marzo 2012 nella trasmissione «Il Quotidiano».
Gli intervistati sono: Marie Paule Chastellain, insegnante di italiano al Liceo Burier (Montreux), Pier Franco De Maria, docente di una classe bilingue alla Scuola di Commercio di Bellinzona, e Giulia Di Martino, studentessa della Scuola di Commercio di Bellinzona.
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