250° "Società Elvetica" – Hans Stockli, nuovo presidente
E' un pezzo di storia svizzera questo 250° della "Società Elvetica ", festeggiato ad Aarau lo scorso 18 febbraio 2012. Oggi il testimone è raccolto sotto il cappello RS-NHG "Rencontres Suisses - Neue Helvetische Gesellschaft" e Coscienza Svizzera vi figura come associazione amica. Ad Aarau era rappresentata del membro di Comitato Verio Pini. Qui di seguito alcune informazioni che si possono più compiutamente avere sul sito http://www.dialoguesuisse.ch/ :
1. Nuova presidenza: Alla già deputata alle Camere federali Signora Christiane Langenberger succede una personalità nota per essere stata a lungo sindaco di Bienne (e parlante italiano) - Hans Stöckli - Deputato al Consiglio degli Stati. 2. Discorsi in occasione del 250°: link, per chi fosse interessato a leggere i testi per esteso: http://www.dialoguesuisse.ch/index.php?option=com_content&view=article&id=93&Itemid=127&lang=fr . Vi consigliamo in particolare gli interventi di T. Meissen e di M. Leuenberger per i contenuti di natura socio-politica (evoluzione dello spirito repubblicano e di alcuni ‘valori’ illuministici); l’introduzione del consigliere di Stato Hofmann, più attenta alla storia locale alle figure fondanti della SH e alla posizione particolare del Cantone di Argovia, voluto da Bonaparte quale ‘laboratorio’ per spingere all’unità cattolici e protestanti, e infine l’intervento di Schweizer se invece vi interessa di più il futuro della NSH.
3. Note sulla storia della Società, cui fanno riferimento un po' tutti gli interventi e vi può facilitare la comprensione (fonte: DSS).
Società elvetica - La Societé elvetica fu fondata nel 1761 risp. 1762 a Schinznach Bad da un gruppo di amici riuniti attorno a Isaak Iselin, segretario del Consiglio basilese, Hans Caspar Hirzel, medico cittadino di Zurigo, Joseph Anton Felix von Balthasar, Consigliere lucernese, e Daniel von Fellenberg, professore di diritto bernese. Radunava i maggiori esponenti dell'Illuminismo svizzero del XVIII sec. (Associazioni). Tra questi, il filosofo e medico Johann Georg Zimmermann di Brugg, il poeta e artista zurighese Salomon Gessner e i fisiocratici bernesi Johann Rudolf Tschiffeli, Vinzenz Bernhard e Niklaus Emanuel Tscharner contribuirono all'irraggiamento della Società elvetica oltre i confini nazionali. La società non va confusa con l'omonima asociazione storico-politica fondata a Zurigo nel 1727 da Johann Jakob Bodmer, attiva fino al 1746. I membri della Società elvetica, animati da un comune sentimento di insoddisfazione di fronte all'immobilismo che regnava nei 13 Cantoni, si erano prefissati, dopo vivaci discussioni, di promuovere l'amicizia e la concordia tra i Conf. L'assemblea annuale che si teneva in maggio (a Olten dal 1780, ad Aarau nel 1795-97), alla presenza di illustri ospiti stranieri, offriva un'occasione unica di scambi e incontri. Un segr. si occupava di pubblicarne gli atti. Le allocuzioni del pres. e i dibattiti riflettevano tutti gli aspetti dell'Illuminismo sviz.; concernevano il miglioramento delle condizioni in tutti gli ambiti della vita, ma non intendevano modificare il sistema politico. La Soc. elvetica aspirava a delle riforme, non a una rivoluzione; elaborava scenari utopici la cui messa in atto competeva alle soc. locali. In seguito alle repressioni, motivate da ragioni politiche e confessionali, esercitate dalle autorità di Berna (1766), Lucerna (1769-70) e dal vescovo di Losanna (1767), la generazione dei fondatori fece posto a membri più giovani. Il semplice piacere di incontrarsi e divertirsi prese il sopravvento sul dialogo serio, al punto da conferire alla Soc. elvetica il carattere di una "kermesse patriottica" (Patriotenkilbe), secondo Johann Jakob Huber; il numero dei suoi aderenti salì a oltre 200. Accanto a proprietari terrieri, ecclesiastici, commercianti, magistrati e funzionari amministrativi, tra i membri della Soc. elvetica figuravano, anche se in numero minore, professori, medici, ufficiali del servizio mercenario, artigiani e artisti di entrambe le confessioni; molti di loro ricoprivano cariche politiche. Le città soggette erano rappresentate come i capoluoghi dei cant. sovrani e Mulhouse. A Olten mogli e figlie furono ammesse come ospiti. La Svizzera franc. fu regolarmente rappresentata dagli anni 1780-90 da Philippe-Sirice Bridel e Pierre Frédéric Touchon, che presiedette la soc. nel 1797. Non si conoscono invece rappresentanti della Svizzera it. Tra i membri stranieri troviamo il principe Ludwig Eugen von Württemberg, Johann Georg Schlosser (cognato di Johann Wolfgang von Goethe) e il pedagogo alsaziano Gottlieb Konrad Pfeffel. Con l'obiettivo di riformare l'organizzazione militare della Conf., nel 1779 alcuni membri della soc. fondarono a Olten la Soc. militare elvetica (ad Aarau dal 1795). Entrambe le soc. cessarono le attività dopo il 1797. La Soc. elvetica venne ricostituita nel 1807, ma si trasformò gradualmente in una sorta di assemblea popolare del movimento liberale e radicale, prima di sciogliersi nuovamente nel 1858 (Nuova società elvetica). Gli sforzi intrapresi per rilanciare la Soc. militare elvetica portarono, dopo il 1833, alla creazione della Soc. sviz. degli ufficiali. La Soc. elvetica interpretò la storia nazionale come un'evoluzione continua delle virtù repubblicane verso la libertà, l'uguaglianza e il superamento del confessionalismo (Tolleranza religiosa). Il discorso riformista implicava il miglioramento dell'educazione, il perfezionamento morale dell'individuo e lo sviluppo delle basi economiche. Centro del movimento societario e più importante ass. che riuniva rappresentanti da tutto il Paese, la Soc. elvetica favorì lo sviluppo di un nuovo sentimento nazionale e la coesione all'interno della Conf. Il patriottismo elvetico celebrato durante le assemblee trovò un'espressione concreta negli Schweizerlieder di Johann Kaspar Lavater e nel culto di Guglielmo Tell. Bibliografia?– U. Im Hof, F. de Capitani, Die Helvetische Gesellschaft, 2 voll., 1983 (con prosopografia dei membri e degli ospiti)?– E. Erne, Die schweizerischen Sozietäten, 1988 Autrice/Autore: Emil Erne / mib
Nuova società elvetica - Per timore del crescente influsso straniero sull'identità sviz., nel gennaio del 1912 Robert de Traz, Alexis François e Gonzague de Reynold esortarono nel manifesto Pro helvetica dignitate ac securitate al superamento dei dissidi interni, alla difesa dell'indipendenza nazionale e, più in generale, alla lotta contro il materialismo. Costituita l'1.2.1914 a Berna quale federazione apartitica, la Nuova soc. elvetica adottò un'org. decentralizzata con una rete di gruppi locali che si formarono dopo breve tempo a Losanna, Neuchâtel e Zurigo, poi in tutta la Svizzera e anche all'estero a cominciare da Berlino, Londra e Parigi. Scelto già nel 1913, il nome evocava volutamente l'Elvetismo e la Società elvetica del XVIII sec. La rete di contatti dell'ass. studentesca Zofingia contribuì notevolmente all'aumento del numero di membri, che passò da 1460 nel 1915 a un massimo di 2540 nel 1920. Plurilinguismo, tradizione nazionale e salvaguardia delle identità locali furono i valori cardine che unirono letterati, giornalisti e accademici principalmente della Svizzera franc. e imprenditori e uomini politici svizzeroted. Molti suoi esponenti in seguito ricoprirono ruoli di primo piano nello Stato e nella società. Dopo essere stata respinta nel 1916, nel 1918 l'affiliazione femminile venne lasciata alla discrezionalità dei gruppi locali. Sul piano nazionale la Nuova soc. elvetica acquisì notorietà grazie alla conferenza tenuta da Carl Spitteler (La neutralità di noi svizzeri) davanti alla sezione di Zurigo il 14.12.1914. Combattuta tra orientamento nazionalconservatore e apertura al mondo, nel 1920 la Nuova soc. elvetica sostenne l'adesione della Svizzera alla SdN (1920). In seguito limitò la propria attività al libero scambio di idee all'interno di cerchie ristrette e a pubblicazioni regolari. Contribuì inoltre alla costituzione di ass. indipendenti, tra cui l'Org. degli Svizzeri all'estero nel 1916. Nel 2007 la Nuova soc. elvetica si è fusa con il gruppo civico Rencontres Suisses - Treffpunkt Schweiz.
Bibliografia: – C. Guanzini, P. Wegelin, Patriottismo critico: Nuova Società elvetica, 1914-1989, 1989 – C. Guanzini, Les origines de la Nouvelle société helvétique (1911-1914), 1989 – G. Arlettaz, «La Nouvelle Société Helvétique et les Suisses à l'étranger (1914-1924)», in SF, 28, 2002, 37-64 Autrice/Autore: Emil Erne / mku |