La situazione internazionale è assai critica: avviene l'invasione dell'Ungheria da parte delle truppe del Patto di Varsavia e l'Egitto nazionalizza il Canale di Suez. La popolazione svizzera, profondamente scossa, percepisce la potenza sovietica come grave pericolo. Vengono accolti circa 12'000 ungheresi in fuga dal loro paese e a Bellinzona si ha una manifestazione con 10'000 persone. Si avverte il bisogno di rafforzare la difesa spirituale del Paese: Esercito e Focolare aumenta il sostegno anche finanziario alle associazioni civiche affinché possano allestire corsi di formazione, formare i conferenzieri e intensificare la collaborazione fra loro. Il territorio della Svizzera italiana va incontro a grandi trasformazioni. Nel Moesano si stipulano le concessioni per la realizzazione degli impianti idroelettrici che verranno terminati nel 1963.