Che cosa consente alla Svizzera, un paese attraversato da divisioni culturali, sociali, religiose, politiche, di "stare insieme", di trovare comunque una coesione? Come ha potuto la Svizzera, con le sue frontiere interne - comprese quelle fra città e campagna, fra montagne e pianure, fra confessioni religiose - governarsi ed evitare deflagranti conflitti interni? Sono domande che ci ricollegano alla storia secolare della Confederazionee che tornano d'attualità nell'epoca della globalizzazione. Oppure, come sembra oggi, è il benessere, o meglio il suo immaginario, l'elemento chiave per sentirsi svizzeri? Quanto contano ancora quelli che potremmo chiamare i pilastri istituzionali dell'elveticità moderna, come il federalismo, la neutralità, il pluralismo linguistico e culturale? Quale rilevanza hanno le nuove configurazioni del potere regionale, i nuovi rapporti fra maggioranze e minoranze, nonché il collante prodotto dal sentirsi diversi dal mondo circostante? Il volume, che raccoglie contributi di specialisti di formazione e sensibilità diverse, è promosso da un gruppo di lavoro dell'associazione Coscienza Svizzera, e si prefigge di riflettere sulle profonde trasformazioni in corso della Svizzera odierna, in bilico fra passato, presente e futuro.